XV Alis: Un nuovo arrivo...ai confini di Imperia

Decisi io di andare ad Imperia..mi chiesero di scegliere tra confini di terre sconosciute e la grande Imperia, per me allora nient'altro che un nome dal suono strano e dalla natura impalpabile.

Scelsi, ignara di quello che avrei trovato, del mondo in cui mi sarei ritrovata avvolta..

Quando arrivai tutto era gentile e misurato, accogliente e vario, trovavo creature miti, rassicuranti e operose, piccole formichine che precise e costanti percorrevano la loro strada..tutto ero distante dalla vera natura di Imperia.

In fondo io ero solo alla periferia di quel mondo e sentivo solo echi lontani di figure indecifrabili e per me irreali. Mi guardavo attorno con gli occhi curiosi di un piccolo felino ancora senza artigli.
Ero protetta, potevo crescere tranquilla, senza nulla di cui preoccuparmi, al riparo dai predatori e dalle creature informi che in realtà animavano quel regno e che avrei incontrato attraverso terribili racconti di strani eventi che non mi toccavano ma che mi insegnavano le regole di Imperia e i suoi incantesimi..osservavo metamorfosi e aliti di vento gelido sembravano avvolgermi insieme a quelle parole..



"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice.
"Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta."
"Come lo sai che sono matta?" Disse Alice.
"Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui." Lewis Carroll

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