XXVII Il viandante: risvegli

Se guardo a destra vedo...vita, facce, colline.
Se guardo a sinistra vedo la mia nuova dimora...70 scalini mi conducono nel mio nuovo mondo.
Se guardo davanti vedo tutte le persone che amo.

Se guardo indietro...Imperia...


Galleggia Imperia tra le nuvole dei miei pensieri, la cosa strana è che mi sento legata a lei....attraverso di lei passano ore felici in compagnia di gente fantastica, parte della mia anima custodirà per sempre quello che Imperia nasconde...


Riprendo il mio racconto

Risveglio è questo quello che per me significava quel momento.
Io e Calantha lavoravamo bene insieme, c'era complicità e una bella energia. Il signore dalle mille promesse era ormai un'ombra.
Mi sentivo pieno e realizzato.


Una mattina io e la mia Guida incontriamo colui che che confonde...vedo che da lontano comincia a puntarmi e le sue zampe mi sfiorano sempre di più.

Con la voce avvolta dall'arroganza si rivolge a me dicendomi: "bravo Viandante non vieni più a trovarmi...adesso ti senti il principe visto che cammini con la regina..." non seppi rispondere...senti dentro ribollirmi qualcosa.

Quel suo tono, ma chi è per dirmi questo e perchè tanta arroganza e rabbia e poi io con lui non avevo più nulla a che fare...ah come mi sbagliavo...ai suoi occhi ero l'umile servo riscattato, dovevo portargli rispetto fino alla morte.


Cominciai a capire, a percepire che cosa quell'essere era, la sua natura non malvagia...ma malata. Il suo ego si riempiva con la debolezza delle persone che lui stresso assoldava..gioco crudele, malato. Cominciai a prendere coscienza del confine...adesso lo vedevo, cominciai ad aggrapparmi ad esso.

Nessun commento:

Posta un commento